Elizabeth von Arnim Quote

Eppure l'amore all'inizio è una cosa bella, una cosa dolce e cara. Ma proprio come un gattino, che da piccolo ti delizia con i suoi modi teneri e amabili, con la sua innocenza, morbidezza e mansuetudine, si trasforma con spaventosa rapidità in un gatto che ti artiglia crudelmente. Vorrei sapere se esiste una sola persona al mondo, all'apparenza felice e indifferente, che non abbia ben nascosti sotto abiti e ornamenti i segni degli artigli dell'amore. Credo anche che si tratti di graffi così profondi che sanguinano a lungo, senza rimarginarsi; e quando, dopo anni, finalmente guariscono, rimane sempre una cicatrice, rossa e terribile, che fa trasalire quando inavvertitamente la si tocca.

Elizabeth von Arnim

Eppure l'amore all'inizio è una cosa bella, una cosa dolce e cara. Ma proprio come un gattino, che da piccolo ti delizia con i suoi modi teneri e amabili, con la sua innocenza, morbidezza e mansuetudine, si trasforma con spaventosa rapidità in un gatto che ti artiglia crudelmente. Vorrei sapere se esiste una sola persona al mondo, all'apparenza felice e indifferente, che non abbia ben nascosti sotto abiti e ornamenti i segni degli artigli dell'amore. Credo anche che si tratti di graffi così profondi che sanguinano a lungo, senza rimarginarsi; e quando, dopo anni, finalmente guariscono, rimane sempre una cicatrice, rossa e terribile, che fa trasalire quando inavvertitamente la si tocca.

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About Elizabeth von Arnim

Elizabeth von Arnim (31 August 1866 – 9 February 1941), born Mary Annette Beauchamp, was an English novelist. Born in Australia, she married a German aristocrat, and her earliest works are set in Germany. Her first marriage made her Countess von Arnim-Schlagenthin and her second Elizabeth Russell, Countess Russell. After her first husband's death, she had a three-year affair with the writer H. G. Wells, then later married Frank Russell, elder brother of the Nobel prize-winner and philosopher Bertrand Russell. She was a cousin of the New Zealand-born writer Katherine Mansfield. Though known in early life as May, her first book introduced her to readers as Elizabeth, which she eventually became to friends and finally to family. Her writings are ascribed to Elizabeth von Arnim. She used the pseudonym Alice Cholmondeley for only one novel, Christine, published in 1917.