A.S. Byatt Quote

Se amava quel viso non indulgente, era perché era netto, espressivo e risoluto.Vedeva, o gli sembrava di vedere, come tali qualità fossero state mascherate o soffocate da atteggiamenti più convenzionali: una modestia simulata, un'appropriata pazienza, un disprezzo che si spacciava per calma. Al suo peggio - oh, lui la vedeva chiaramente, malgrado la possessione che esercitava su di lui - al suo peggio guardava in basso e di traverso e sorrideva timidamente, e questo sorriso era quasi una smorfia meccanica, perché era una bugia, una convenzione, un breve forzato riconoscimento delle aspettative del mondo. Lu aveva visto subito, così gli pareva, ciò che lei era in essenza, seduta alla tavola di Crabb Robinson ad ascoltare dispute maschili, credendosi osservatrice inosservata. Se, rifletté, la maggior parte degli uomini avesse visto la durezza e la fierezza e la tirannia, sì, la tirannia di quel volto, se ne sarebbe ritratta. Il suo destino sarebbe stato di essere amata solo da timidi inetti, segretamente desiderosi che lei li punisse o li comandasse, o da anime candide, convinte che la fredda aria di delicato riserbo esprimesse una sorta di purezza femminile che tutti a quei tempi facevano mostra di desiderare. Ma lui aveva capito immediatamente che lei era per lui, che lei aveva qualcosa in comune con lui, lei com'era veramente o avrebbe potuto essere, se fosse stata libera.

A.S. Byatt

Se amava quel viso non indulgente, era perché era netto, espressivo e risoluto.Vedeva, o gli sembrava di vedere, come tali qualità fossero state mascherate o soffocate da atteggiamenti più convenzionali: una modestia simulata, un'appropriata pazienza, un disprezzo che si spacciava per calma. Al suo peggio - oh, lui la vedeva chiaramente, malgrado la possessione che esercitava su di lui - al suo peggio guardava in basso e di traverso e sorrideva timidamente, e questo sorriso era quasi una smorfia meccanica, perché era una bugia, una convenzione, un breve forzato riconoscimento delle aspettative del mondo. Lu aveva visto subito, così gli pareva, ciò che lei era in essenza, seduta alla tavola di Crabb Robinson ad ascoltare dispute maschili, credendosi osservatrice inosservata. Se, rifletté, la maggior parte degli uomini avesse visto la durezza e la fierezza e la tirannia, sì, la tirannia di quel volto, se ne sarebbe ritratta. Il suo destino sarebbe stato di essere amata solo da timidi inetti, segretamente desiderosi che lei li punisse o li comandasse, o da anime candide, convinte che la fredda aria di delicato riserbo esprimesse una sorta di purezza femminile che tutti a quei tempi facevano mostra di desiderare. Ma lui aveva capito immediatamente che lei era per lui, che lei aveva qualcosa in comune con lui, lei com'era veramente o avrebbe potuto essere, se fosse stata libera.

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About A.S. Byatt

Dame Antonia Susan Duffy (née Drabble; 24 August 1936 – 16 November 2023), known professionally by her former married name, A. S. Byatt ( BY-ət), was an English critic, novelist, poet and short story writer. Her books have been translated into more than thirty languages.
After attending the University of Cambridge, she married in 1959 and moved to Durham. It was during Byatt's time at university that she began working on her first two novels, subsequently published by Chatto & Windus as Shadow of a Sun (1964; reprinted in 1991 with its originally intended title, The Shadow of the Sun) and The Game (1967). Byatt took a teaching job in 1972 to help pay for the education of her son. In the same week she accepted, a drunk driver killed her son as he walked home from school. He was 11 years of age. Byatt spent a symbolic 11 years teaching, then began full-time writing in 1983. The Virgin in the Garden (1978) was the first of The Quartet, a tetralogy of novels that continued with Still Life (1985), Babel Tower (1996) and A Whistling Woman (2002).
Byatt's novel Possession: A Romance received the 1990 Booker Prize, while her short story collection The Djinn in the Nightingale's Eye (1994) received the 1995 Aga Khan Prize for Fiction. Her novel The Children's Book was shortlisted for the 2009 Booker Prize and won the 2010 James Tait Black Memorial Prize. Her critical work includes two studies of Dame Iris Murdoch (who was a friend and mentor), Degrees of Freedom: The Early Novels of Iris Murdoch (1965) and Iris Murdoch: A Critical Study (1976). Her other critical studies include Wordsworth and Coleridge in Their Time (1970) and Portraits in Fiction (2001).
Byatt was awarded the Shakespeare Prize in 2002, the Erasmus Prize in 2016, the Park Kyong-ni Prize in 2017 and the Hans Christian Andersen Literature Award in 2018. She was mentioned as a candidate for the Nobel Prize in Literature.