Antonio Gramsci Quote

Vorrei, per essere proprio tranquillo, che tu non ti spaventassi o ti turbassi troppo qualunque condanna siano per darmi. Che tu comprendessi bene, anche col sentimento, che io sono un detenuto politico e sarò un condannato politico, che non ho e non avrò mai da vergognarmi di questa situazione. Che, in fondo, la detenzione e la condanna le ho volute io stesso, in certo modo, perché non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione. Che perciò io non posso che essere tranquillo e contento di me stesso. Cara mamma, vorrei proprio abbracciarti stretta stretta perché sentissi quanto ti voglio bene e come vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini

Antonio Gramsci

Vorrei, per essere proprio tranquillo, che tu non ti spaventassi o ti turbassi troppo qualunque condanna siano per darmi. Che tu comprendessi bene, anche col sentimento, che io sono un detenuto politico e sarò un condannato politico, che non ho e non avrò mai da vergognarmi di questa situazione. Che, in fondo, la detenzione e la condanna le ho volute io stesso, in certo modo, perché non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione. Che perciò io non posso che essere tranquillo e contento di me stesso. Cara mamma, vorrei proprio abbracciarti stretta stretta perché sentissi quanto ti voglio bene e come vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini

Tags: politica

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About Antonio Gramsci

Antonio Francesco Gramsci (UK: GRAM-shee, US: GRAHM-shee, Italian: [anˈtɔːnjo franˈtʃesko ˈɡramʃi] ; 22 January 1891 – 27 April 1937) was an Italian Marxist philosopher, linguist, journalist, writer, and politician. He wrote on philosophy, political theory, sociology, history, and linguistics. He was a founding member and one-time leader of the Italian Communist Party. A vocal critic of Benito Mussolini and fascism, he was imprisoned in 1926 where he remained until his death in 1937.
During his imprisonment, Gramsci wrote more than 30 notebooks and 3,000 pages of history and analysis. His Prison Notebooks are considered a highly original contribution to 20th-century political theory. Gramsci drew insights from varying sources — not only other Marxists but also thinkers such as Niccolò Machiavelli, Vilfredo Pareto, Georges Sorel, and Benedetto Croce. The notebooks cover a wide range of topics, including the history of Italy and Italian nationalism, the French Revolution, fascism, Taylorism and Fordism, civil society, the state, historical materialism, folklore, religion, and high and popular culture.
Gramsci is best known for his theory of cultural hegemony, which describes how the state and ruling capitalist class — the bourgeoisie — use cultural institutions to maintain power in capitalist societies. In Gramsci's view, the bourgeoisie develops a hegemonic culture using ideology rather than violence, economic force, or coercion. He also attempted to break from the economic determinism of orthodox Marxist thought, and so is sometimes described as a neo-Marxist. He held a humanistic understanding of Marxism, seeing it as a philosophy of praxis and an absolute historicism that transcends traditional materialism and traditional idealism.